Leonardo Raspini
Leonardo Raspini

Leonardo RaspiniBOLGHERI Mentre Tenuta dell’Ornellaia, l’azienda blasonata del bolgherese che produce, tra l’altro, Masseto, sta per lanciare sul mercato un nuovo vino, un bianco per l’esattezza, dopo la passata e ottima esperienza di Poggio alle Gazze; l’ex direttore generale, Leonardo Raspini, dal prossimo primo settembre, salirà la vetta dell’azienda vitivinicola Cecchi, a Castellina in Chianti in provincia di Siena.  Due novità importantissime. Per l’azienda dei Frescobaldi (che detiene la maggioranza di Ornellaia, l’altra parte è russa con lo Spi Group di Ginevra a cui fa capo Yuri Shefler), amministrata da Giovanni Geddes Da Filicaia, si tratta di una nuova avventura, dopo il primo Sauvignon blanc, Poggio alle Gazze (chi possiede ancora delle bottiglie in cantina le custodisce gelosamente, l’ultima annata di uscita dell’originale fu infatti il 2001, poi è tornato per qualche anno, recentemente, in versione Poggio alle Gazze-Milleviti)).  E sempre di Sauvignon blanc si tratterà, Ornellaia Bianco, che sarà lanciato sul mercato a novembre 2015 (con la vendemmia 2013), in sole 4.000 bottiglie. Un lungo parto, ben ponderato. E tra la fine del 2015 e il 2016  è anche previsto l’avvio dei lavori della cantina di Masseto, all’interno dell’estesa proprietà, un progetto di grande valore agricolo e architettonico, per uno dei più  pregiati vini al mondo. E parte per una nuova avventura, quasi di pari passo, anche Leonardo Raspini, che per 14 anni ha condotto la Tenuta dei grandi rossi. Classe ‘65, di Montevarchi in provincia di Arezzo,  laureato in agronomia, arrivò ad Ornellaia nel 2001 col Marchese Lodovico Antinori ma nel curricula anche incarichi come direttore presso le Cantine Lungarotti e i Tenimenti Angelini. Oggi riparte dal Chianti, ma non solo, sempre in Toscana, accanto ai proprietari, i fratelli Cecchi, il presidente Cesare e l’amministratore delegato Andrea. La storica azienda (opera dal 1893), a metà tra Toscana e Umbria, annovera al suo interno varie proprietà e molti ettari vitati (oltre 300) con le tenute Villa Cerna e Villa Rosa, nella zona di San Gimignano con Castello Montaùto, in Maremma con Val delle Rose e in Umbria, a Montefalco, con Tenuta Alzatura.  «La mia formazione professionale e soprattutto gli ultimi 14 anni di importante lavoro in Toscana – afferma Leonardo Raspini – mi hanno fatto capire il significato e il valore, a volte banalizzato, del rapporto tra il vino e il territorio. Per questo ho accolto con entusiasmo questo incarico e sono certo che insieme potremo costruire bei progetti e raggiungere ulteriori traguardi. (riproduzione riservata)