Nuova veste per il vino cult dell’azienda Podere Sapaio, a Bolgheri, guidata con passione dal produttore di origine venete Massimo Piccin. Per esaltare il successo dell’annata 2016 di questo vino, Piccin ha chiesto infatti al designer Aldo Segat, artefice del logo e dell’immagine della cantina fin dagli esordi, di rivedere l’etichetta. Segat ha lavorato su linee pulite e semplici, elaborando un’etichetta di dimensione maggiore rispetto alla precedente, dove spicca, su fondo bianco, la corona rossa, logo della cantina, e la scritta Sapaio in oro. Alla base solo l’anno e la denominazione regionale.
Di particolare rilievo l’annata 2016 per Sapaio, passato nel 2015 da Doc a IGT e al quale Piccin ha dedicato energie e attenzione in questi anni assieme al consulente enologo Carlo Ferrini e l’enologo interno Alessandro Nannelli. Sapaio, uvaggio 70% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc, 20% Petit Verdot ha una produzione di circa 20.000 bottiglie all’anno, premiata dai consumatori e non solo. Sapaio 2016 ha infatti ottenuto “Tre Bicchieri” Gambero Rosso, “4 Viti” Guida Vitae, “5 Grappoli” Bibenda, “Super Tre Stelle” Veronelli. “Sapaio – commenta Massimo Piccin, titolare della cantina – è un vino che continua a darci grandi soddisfazioni, apprezzato in Italia e all’estero. La scelta di cambiare l’etichetta nasce dalla volontà di testimoniare, anche a livello di immagine, la crescita e l’importanza di questo vino. E’ quindi una forma di rispetto nei confronti di Sapaio, che non smette di stupirci”. Un’attenzione, ancora una volta che riprende la filosofia dell’azienda. Alla base del percorso realizzato da Massimo Piccin con Podere Sapaio c’è infatti il rispetto per la terra, che si traduce in un approccio sostenibile. Innovazione e passione sono i due fondamentali principi della filosofia, del “fare vino” di Sapaio, uniti a un uso attento della tecnologia, senza dimenticare l’importanza di preservare la tradizione: valori non in contrapposizione, bensì in sinergia. Podere Sapaio nasce nel 1999 a Bolgheri, dalla volontà di Piccin, ingegnere veneto mosso da una grande passione per il vino. Una scelta coraggiosa e visionaria: un investimento in una proprietà, a Bolgheri, in quella che era un’azienda agricola gestita a mezzadria, principalmente a seminativo, con pochi filari di vigneto. Un esempio di come la passione forte possa portare alla realizzazione di un progetto prestigioso con l’intento di crescere e perseguire l’eccellenza in una terra unica, madre di una denominazione celebrata in tutto in mondo. L’azienda oggi vanta 25 ettari e la produzione di due etichette: Sapaio e Volpolo.