Un nuovo vino che rispetta la vocazione bolgherese. A presentarlo è Marilisa Allegrini (nella foto con l’enologo Lorenzo Fortini), lady wine per eccellenza, che oltre alla tenuta in Valpolicella, la più storica, conta anche San Polo a Montalcino e Poggio al tesoro a Bolgheri. Proprio a Bolgheri dall’annata 2014 è nato Il Seggio, un nome molto legato al territorio, un blend dei principali vitigni internazionali che caratterizzano la doc Bolgheri: cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot e petit verdot. “Un progetto creativo straordinario quello di Poggio al tesoro – ha detto Allegrini alla presentazione avvenuta nella terrazza del Westin Palace a Firenze – partito con solo un ettaro a disposizione 16 anni fa. Col tempo ci siamo ispirati alla zona cercando la nostra personalità e abbiamo individuato le varietà e il blend. Ora col Seggio, il nostro portfolio è quasi completo. Il Seggio nasce da un’annata difficile, spesso il bello passa proprio dalle sfide. Tutto quello che avevamo prodotto in più invece di declassarlo ad Igt lo abbiamo unito in un nuovo blend. Consideriamo il neonato come il vino più “food friendly della gamma”. Il Seggio, nello specifico, è il maggior corso d’acqua del comune di Castagneto Carducci: nasce nelle colline metallifere di Sassetta, zona conosciuta già al tempo degli Etruschi, estremamente ricca nel sottosuolo di giacimenti minerali ferrosi. Oggi l’azienda conta circa 70 ettari ed è divisa in quattro poderi metre produce otto etichette compresa quest’ultima, più il passito Teos: il vermentino Solo Sole, la selezione di Vermentino Pagus Camilla, i rosati Cassiopea e la selezione Pagus Cerbaia (50% syrah e 50% cabernet sauvignon), il rosso Igt Mediterra, Bolgheri rosso il Seggio, Bolgheri superiore Sondraia e Dedicato a Walter, cabernet franc in purezza.
TASTING NOTES Un vino dal colore intenso, con sentori speziati ma non aggressivi, che si presenta all’assaggio composto, misurato e piacevole. Attento ai cambiamenti. Il cabernet franc spinge nel ballo del blend bordolese.