Lamberto Frescobaldi vigna Ornellaia

Ornellaia, l’iconica azienda bolgherese di vino espande la sua proprietà all’interno della Doc Bolgheri. Il gruppo Frescobaldi ha infatti acquistato una nuova realtà vitivinicola, Podere Arundineto, che conta circa 12,8 ettari di cui 10,3 iscritti alla Doc Bolgheri (8,4 a rosso e 1,9 a bianco). Ci sono anche degli immobili nel pacchetto, un agriturismo e una cantina, per un investimento che si aggirerebbe attorno ai 9 milioni di euro. L’ultima stima nel territorio dei grandi rossi a taglio bordolese attribuiva un valore superiore ai 500mila euro per ettaro a Doc. Ornellaia e Masseto attualmente coprono oltre 120 ettari per una produzione media annuale di circa un milione di bottiglie. “La terra viene comprata e venduta è normale che sia così. La cifra non me la ricordo – dichiara scherzoso Lamberto Frescobaldi – ma per un po’ di tempo dovremmo andare avanti a pane e cipolle (ride, ndr)!”.Un territorio, Bolgheri, in vetta a tutte le classifiche mondiali per qualità, prezzo e mercato, in cui la Doc è chiusa e quindi trovare ettari iscritti alla denominazione è veramente raro e i pochi sulla piazza si pagano a peso d’oro. Dopo la recente vendita dell’azienda Batzella al gruppo San Felice/Allianz arriva anche l’acquisto di questa nuova realtà, Arundineto per l’appunto, che apparteneva alla famiglia Cristini-Corsi (nel territorio hanno già una prospera attività nel commercio di legname). L’agriturismo e una parte del corpo vigne di Arundineto si affacciano sulla Bolgherese, la Strada del vino dove hanno sede le maggiori aziende del territorio, e un’altra parte, compresa la cantina, è locata più internamente, nella piana che raggiunge poi il paese di Donoratico. “Tutto quello che facciamo – continua Frescobaldi – ha lo scopo di salvaguardare il lavoro nel territorio e le persone che ci vivono. Abbiamo da sempre radici ben piantate a terra, il nostro deve essere un vero e proprio lavoro agricolo. Il profilo, aldilà dei successi, è sempre stato molto discreto. Ornellaia con la sua qualità ha fatto tutto da sola. Da tempo ci guardavamo intorno e abbiamo avuto questa opportunità di acquisto: il mercato tira molto ma non per questo va assecondato con la sola legge del profitto. Non abbiamo mai strafatto. Oggi c’è stata questa possibilità che abbiamo colto al volo, in termini di produzione saranno circa 40.000 bottiglie in più. Aumenteremo la produzione de Le Volte dell’Ornellaia, Rosso Igt Toscana e del Bolgheri Rosso Doc Serre Nuove in modo da poter accontentare i clienti e poterci permettere sempre di più selezione. Siamo molto rigorosi sotto questo aspetto, aumentare la superficie vitata a Doc permette di poter scegliere sempre meglio, tenendo alta l’asticella sulla selezione delle uve. Primo obiettivo erano le vigne già in produzione per la prossima vendemmia che seguiremo attentamente. Siamo concentrati sulla terra – conclude – non facciamo altro, non siamo distributori di niente, siamo agricoltori e produttori di vino. E’ fondamentale mantenere fede alla nostra storia. Sulle origini non si transige”.
Un altro traguardo importante per la casa vinicola che ha saputo conquistare i mercati internazionali non solo con Ornellaia, vino cult del territorio, ma anche con Masseto, il Merlot in purezza tra i più apprezzati e collezionati al mondo. Tra l’altro qualche tempo fa proprio Masseto e Ornellaia avevano aperto il primo ufficio di rappresentanza sulla place de Bordeaux consolidando un primato unico. Bolgheri è la denominazione con il valore medio a bottiglia più alto d’Italia, e questo valore è aumentato in maniera stabile durante la pandemia: in particolare in valore si è attestata una crescita dell’11% per il Bolgheri Rosso e del 15% per il Bolgheri Superiore.