Un nuovo vino in casa Terre del Marchesato. Si ricomincia dal Petit Verdot in purezza. E’ la sfida frutto dell’annata 2016, un’annata simbolo nel bolgherese.

Il monovarietale porta il nome del fondatore dell’azienda Maurizio Fuselli oggi affiancato oltre che dalla moglie Giovanna, dai figli Alessandro (enologo, nella foto con il padre) e Samuele (che segue la parte agronomica). “E’ davvero importante sfidare costantemente se stessi. Con il nuovo monovarietale 100% Petit Verdot, mi sono spinto oltre, ho ottenuto un vino equilibrato e maestoso, un vino di cui vado fiero – ha commentato Fuselli”. Il vino è ricavato da una serie di uve provenienti da vigne selezionate impiantate nel 1998 dallo stesso Fuselli.

Azienda vinicola “Terre del Marchesato”, Bolgheri (LI), Toscana, Italia

La storia della famiglia inizia nel 1954, quando Emilio Fuselli, marchigiano, si trasferì a Bolgheri acquistando dal Marchese Mario Incisa della Rocchetta un appezzamento di terreno. Con la tradizione contadina che connaturava la famiglia si decise di coltivare ortaggi. Ma pian piano Emilio, che aveva intuito le potenzialità del terreno, iniziò con le “sperimentazioni” di nuove colture, in un territorio dove principalmente si prediligeva allevamento e attività boscaiole.

Così influenzato anche dall’amicizia con il Marchese Incisa della Rocchetta decise di impiantare i primi vigneti, per produrre vino a consumazione familiare.  Dopo di lui, nel 1975 il figlio Aldo prosegui l’attività di ortaggi, trasmettendo la cura delle piante, la devozione e grande passione per questo mondo ai figli Maurizio e Giancarlo. Maurizio il primo genito e fondatore della cantina fu chiamato dal Marchese Piero Antinori che gli concesse  la possibilità di misurarsi e apprendere molto sul mondo del vino. Ben presto divenne responsabile della produzione dalla terra alla bottiglia di Guado al Tasso (allora chiamata Tenuta Belvedere) e rimase con Antinori per 10 anni.

Nel 1996 però la svolta. La voglia di creare qualcosa di proprio. Così decise di mettere le mani sui terreni di famiglia e impiantò nuovi vigneti.

“Quest’uva – ha aggiunto Fuselli – può dare vini molto strutturati, data la sua superiore dotazione di polifenoli ma anche completamente fuori misura, squilibrati. E invece nel nostro terroir il vino risulta sì potente e ricco, ma anche elegante ed equilibrato”.

Il vino sarà in commercio dalla primavera 2020.