Sala dei trofei Bolgheri DiVino

Non è facile posizionarsi tra un’annata come la 2019 e l’altra che verrà, la 2021, che per quel che ho assaggiato, anche se in fase più che primordiale, mostra un’energia di tale intensità.

Diciamo che la 2019 era un’annata molto bolgherese e per questo a me tanto gradita. E la 2021 si proietta, almeno per le mie prime considerazioni, abbiate pietà di me, nel contemporaneo, con un’energia e un succo fuori dal comune. La 2020 ha ancora tanta strada, nel senso che è più indietro, ora, e quindi non può essere avvicinata alla 2018, la più vicina forse in prospettiva evolutiva, che si mostrava già più pronta e godibile. E come spesso dico riassaggeremo i campioni al loro momento, in estate, e potremo farci un’idea più precisa e definitiva.

Però c’è da dire che ero partita un po’ sottotono e invece ho scoperto, calice dopo calice, certe sfumature che, a tratti, mi hanno sorpreso. E ne sono uscita col sorriso e la sicurezza che questa denominazione non smetterà mai di far palpitare il mio cuore.

Bolgheri DiVino 2022 Torre di Donoratico

Due i fattori che mi sono piaciuti molto in questa 2020 di Bolgheri Superiore.

La freschezza, che alla fine riusciva ad assopire anche qualche difetto e la parte sapida, salina. Il sapore sul gran finale.

Annata concentrata sul frutto, meno generoso e meno maturo rispetto alla 2019, che però resta un po’ statico e c’è da capire, da qui all’uscita sul mercato, quale strada prenderà. Anche in virtù del sodalizio armonico con i legni di rovere. Noi restiamo attenti spettatori e critici assaggiatori.

P.S

Location indimenticabile quella della Torre di Donoratico, finalmente riaperta per l’occasione. Un gioiello di cui godere appieno con la magica organizzazione firmata da Scaramuzzi Team!

ANDAMENTO CLIMATICO 2020

L’inverno è stato mite e piovoso. A marzo in alcune notti le temperature si sono avvicinate alla 0, ma non ci sono stati problemi legati al gelo. La primavera è stata calda con precipitazioni nella norma, garantendo un regolare sviluppo vegetativo fino alla fioritura. A metà giugno ci sono state le ultime grandi piogge prima dell’estate, che è stata calda e asciutta. Si è dovuto attendere fino al termine di agosto per nuove precipitazioni e per un abbassamento delle temperature A fine agosto sono arrivate delle piogge che hanno portato ad un notevole abbassamento delle temperature, risalite poi verso la metà di settembre.

I MIGLIORI ASSAGGI

Best 10 

  • Cabernet Franc, Dario Di Vaira Bosco e macchia, nero e profondo. Bella balsamicità diffusa al palato. Una già bellissima lunghezza al sorso, non si esaurisce mai e corre, corre. Di un’energia incredibile ed inesauribile. La materia è superlativa.
  • Castello di Bolgheri, Castello di Bolgheri Bellissimo, traccia una linea ben decifrabile e sensazionale dal naso alla bocca. Armonico, vivo, seducente. Al momento è proprio una bella espressione dell’annata. Forse la più convincente e diretta.
  • Guado de’ Gemoli , Giovanni Chiappini Scuro e fresco, di un sorso saporitissimo. La materia è tanta e bella, al palato si fa scattante e corre già lontano.
  • Guarda Boschi, Fornacelle Si gioca tutto sull’eleganza, ha una bella polpa con un  bilanciamento tannico acido molto ben riuscito.
  • Il Castellaccio, Podere il Castellaccio Grande imprinting al naso tutto bolgherese. Non mente la provenienza. Una generosa materia al palato che non si nasconde e marca anche se dura a tratti. Ha una grandissima tenuta in bocca, non si perde mai. Stoffa e armonia da vendere. Ancora in fase di espressione ma si farà bene col tempo.
  • Dedicato a Vittorio, Campo al Pero Balsamico e fresco al sorso, molto intenso e dinamico al palato. Energico e vigoroso.
  • Campo al Fico, I Luoghi Olfatto bellissimo, emozionante. Tanta polpa e tanta materia che riempiono di energia il calice. In bocca sviluppa un tannino morbido e una sequenza di grande vivacità.
  • Grattamacco, Collemassari Molto delicato, giocato più sul lato floreale che sulla parte gustosa del frutto. Quasi etereo a tratti, ritorna poi fresco e deciso al centro regalandoci una bella e poco scontata lettura dell’annata.
  • San Martino, La Cipriana Interessante e vigoroso, mentolato e salato. Un bel profilo intenso e netto. Di bella lettura e trama al palato.
  • Guado al Tasso, Antinori Dal frutto croccante e gustoso. Bello lo svolgimento tannico con una trama fitta e disinvolta, di grande equilibrio generale. Vibrante e dinamico.

 and…

  • Argentiera, Tenuta Argentiera Freschissimo. Ha una copertura speciale al palato, dove non è mai insicuro e regala grande precisione e bella polpa. Oltre ad una discreta lunghezza.
  • Ornellaia, Ornellaia La materia è molto generosa e compatta. Il volume della polpa è talmente importante che ha bisogno di un pò di tempo per incanalarne il percorso definitivo. La maturità però è evidente così come la parte mediterranea e saporita. Di profondità ed intensità.
  • Sondraia, Poggio al Tesoro Succoso di piccole caramelle ai frutti di bosco. E’ molto teso ma piacevole in bocca. Verticale e in continuo movimento. Chiude bene, di grande equilibrio ed avvolgenza.
  • Millepassi, Guido Folonari Si presenta con eleganza, timbra poco al palato ma poi esce il sale, si fa saporito sul finale. E chiude bene.
  • Renzo, Pietranova Scuro e serioso in bocca invece si apre e si fa vibrante. E fresco.
  • Tam, Batzella Di piccoli frutti rossi e neri, svirgola velocemente sui petali dei fiori, molto profumato. Tannino in divenire
  • Maestro di Cava, Tenuta Meraviglia Maturo di frutto si fa al palato succoso e dolce. Ha energia e dona un sorso disinvolto, vitale e mai statico.
  • Marchesale, Terre del Marchesato Molto concentrato, con un frutto ancora in apertura, tiene con tensione il sorso e spinge sul finale.
  • Imperiale, Imperiale bel naso e bella lunghezza al palato. Fresco e materico, quasi da masticare. Deciso e netto, mostra un bel profilo generale. L’impatto è buono e di grande godibilità. Succoso sul finale.
  • Opera Omnia, La Madonnina C’è molta attenzione al frutto ben riuscito nelle maturità, avvolgente e setoso nel complesso.

Tra i Bolgheri Rossi 2021

La 2021 è un’altra annata che si farà ricordare a Bolgheri. L’inizio della primavera è stato asciutto, ad aprile è seguito un brusco calo delle temperature che ha preceduto un periodo con precipitazioni regolari fino a metà maggio. Il clima ha iniziato a cambiare a giugno, con un periodo estivo asciutto e siccitoso perdurato sino metà agosto. Settembre è iniziato con temperature estive e già dalla seconda settimana è stato caratterizzato da un’ottima escursione termica tra giorno e notte. La vendemmia è proceduta regolarmente assista dal bel tempo e da giornate ventose che hanno scongiurato problemi legati all’umidità.

Best TASTING

Le Macchiole, Bolgheri rosso

Volpolo, Podere Sapaio

Ca’marcanda, Gaja (2020)

Passi di Orma, Orma

Le Pievi, Fabio Motta