Filicaia e Pistoletto

Filicaia e PistolettoLa vendemmia insolita che respira d’arte a Tenuta dell’Ornellaia. E’ quella firmata da Michelangelo Pistoletto che con l’opera “Specchio in sei parti” ha interpretato i 25 anni dell’azienda bolgherese. Un’opera personalmente montata all’interno della zona di produzione della cantina. L’idea è quella di un lavoro unico, in sei parti, dettagli di un grande specchio che interferiscono l’uno nell’altro, attraverso la forma, una spirale, che si altera e modifica per mezzo del colore nero, che si contrappone alla luce dello specchio, attraversandolo. “La mutevolezza nella stabilità – spiega l’artista – forse anche il vino deve avere questo stesso carattere, valore. Mutevole, sempre fresco, nuovo, dinamico nell’essere gustato. Elementi differenziati: luce e ombre, bianco e nero, la contrapposizione continua che è alla base del sistema vitale. Dobbiamo sempre riuscire ad equlibrirare positivo e negativo, fronte e retro, come accade nello specchio. Come l’individuo e la società – continua-, davanti allo specchio non si è mai soli. E così l’impegno che un produttore ha nel portare al massimo il proprio risultato e orgoglio, con la consapevolezza che non è mai solo. I collaboratori sono tanti e poi c’è il mondo, l’inondazione attraverso il riflesso. Il vino ispira ma soprattutto deve aver buon gusto”. Al progetto Vendemmia d’artista partecipano artisti da tutto il mondo ed è una grande soddisfazione. “Il termine giusto stavolta è “Celebrazione” – dichiara Ferdinando Frescobaldi, patron di Ornellaia – in occasione deii 25 anni dell’azienda. Pistoletto ha interpretato al meglio la leggerezza, la bellezza, l’eleganza della nostra azienda. Ornellaia in una spirale su una bottiglia di 9 litri che cresce all’infinito e i 6 specchi grandiosi che oggi sono approdati in azienda. La sua opera mi commuove e mi entusiasma”.

Pistoletto il manifesto dell’Arte Povera oggi è come mai attuale?

Povero vuol dire concentrato, essenziale. La nostra è un’idea di attività contro lo spreco, di un momento in cui viviamo una responsabilità nuova. Arte come libertà di espressione massima. Piu sei libero piu sei responsabile. Quest’arte ha bisogno di concentrazione anche energetica.

 

Oggi ha ancora un senso parlare di Avanguardia?Frescobaldi, Geddes, Pistoletto

Parlarne è molto difficile. Facilmente si colloca a fine ‘800 e per tutto il Novecento, fino all’arrivo degli Stati Uniti anni a cavallo tra i ’40 e i 50: Action painting , Pop art e l’Arte povera con cui l’avanguardia è tornata da noi. In tutto il mondo oggi ci sono accademie che insegnano agli artisti ad essere autonomi, indipendenti artisticamente, verso una grande diffusione della libertà creativa. In seguito all’arte si auspica che le persone divengano più libere e quindi più responsabili. La ricerca è quella di una connessione tra arte e società, arte come motore di cambiamento, trasformazione. Quello che faccio a Biella alla “Cittadellarte”. Oggi tutto è difficile ma lo era anche nel passato. Sono per l’allargamento verso una conoscenza e coscienza più elevata, bisogna rieducare la società attraverso un concetto di impegno personale.

In cosa crede un grande artista come lei?

Credo nell’arte come elemento primario di tutte le forme di pensiero e di sviluppo dell’intelligenza. Lo sviluppo umano nasce dal fermento artistico che distingue l’uomo dall’animale e lo stesso che troviamo forse oggi nelle botti… (ride, ndr)

Pistoletto firmaChe pensa dell’Italia?

E’ uno dei paesi che arriva dalle più alte vette e che sta precipitando nelle zone più basse del sistema umano. Dobbiamo rendercene conto e risalire. L’arte è libera e quindi è speranza, non c’è nessuno più responsabile di chi è libero e viceversa. L’avanguardia oggi sta proprio in questi artisti che si rivolgono ad un concetto di libertà e responsabilità per comunicarla agli altri.

Pistoletto ha creato per la vendemmia 2010 speciali etichette che vestono una limitata serie di bottiglie della prestigiosa casa di vini bolgherese. La stessa che in occasione dei 25 anni dell’azienda ha raccolto 325.000 euro durante l’asta di beneficienza tenutasi a Sotheby’s a Londra, un ricavato destinato interamente alla Royal Opera House Foundation.