Il progetto artistico-culturale della cantina Le Macchiole, in memoria di Giosuè Carducci
Uno dei vini storici di Bolgheri per un progetto di suggestioni paesaggistiche dedicato al poeta premio Nobel Giosuè Carducci. Il vino è Messorio, merlot in purezza, piantato da Eugenio Campolmi, indimenticato pioniere della Doc Bolgheri, la prima bottiglia è del 1994. Da allora ad oggi la moglie Cinzia Merli, supportata dal fratello Massimo, ha condotto con forza e determinazione una delle prime aziende, Le Macchiole, ai vertici dei mercati internazionali, con i suoi vini: puri e soprattutto bolgheresi. Le Macchiole, Paleo, Scrio e Messorio. Un taglio, o addirittura c’è già chi lo vuole definire uno stile, quello di Bolgheri, anche se lei, Lady Cabernet, una donna che non si arrende alla staticità e galoppa in divenire, dice “che è ancora troppo presto, per la giovane età dello sviluppo vitivinicolo (in dieci anni si è passati da 200 ettari vitati a 1000), e che almeno devono passare 50 anni prima di parlare di stile… di un territorio”.
Anche se i risultati ci sono già, tutto il mondo parla del taglio bordolese in terra maremmana e ne parla molto bene. Ma si può fare ancora meglio e di più. Di questo è convinta. Intanto si celebra una bottiglia, l’annata 2004, un’annata importante che ha ottenuto risultati strepitosi dalla critica internazionale (100 punti da Wine Spectator), considerata la svolta produttiva dell’azienda. Da qui quarantotto bottiglie, in formato Mathusalem (6 lt), di Messorio 2004 sono rimaste in cantina, destinate ad un progetto allora sconosciuto ma che oggi si è concretizzato. Personalizzate, nelle loro etichette, da un artista del luogo, Stefano Tonelli, che ne ha creato una sorta di puzzle “Calligrafia di un sentimento”, scomposto, ogni bottiglia infatti ne riproduce un frammento, autenticato e numerato. Il progetto artistico dedicato al Messorio vuole valorizzare e far conoscere nel mondo il territorio di Bolgheri. E non a caso è proprio il Messorio, vino che sa esprimere la struttura, l’eleganza, i profumi e il carattere di questa terra, a fare da tela a queste etichette che sono vere e proprie opere originali. Con il ricavato della vendita delle Mathusalem, consegnate a cantine e ristoranti rappresentativi, si è dunque voluto dar risalto ad un capolavoro naturale: gli splendidi paesaggi di Bolgheri e i luoghi dove il Carducci veniva a osservare la natura. Qui c’era l’amata nonna ad aspettarlo e qui lo scrittore traeva ispirazione, contemplando gli panorami splendidi, le morbide colline e i dolci tramonti. Quindi si arriva al comune di Castagneto Carducci che è stato dotato di cinque cornici in corten (acciaio speciale che invecchia e assume i colori della natura) che inquadrano il territorio e mostrano i luoghi declamati da Giosuè Carducci nelle sue poesie. Un modo per scoprire il territorio in maniera inusuale e moderna e soprattutto riscoprire Carducci e la sua grande poesia, permettendo a curiosi e turisti in vacanza di osservare con gli occhi del Poeta e magari farsi una foto e postarla sui social con l’hashtag #messorio04bolgheri. In questa visione ciascuno scatto è unico e irripetibile e cattura sfumature e riflessi sempre diversi. “Ogni collezionista in possesso di un Messorio 2004 Special Edition, sostiene un’iniziativa speciale. Tutti i luoghi dove sono state vendute le Mathusalem vengono riportati sulla pagina dedicata al Messorio sul sito de Le Macchiole – aggiunge Cinzia Merli – Il nostro obiettivo è quello di avere una mappa completa della distribuzione di queste bottiglie, seguendole nel loro viaggiare attraverso il mondo, con l’intento di organizzare nel 2024 un evento dedicato ai 48 proprietari di queste Mathusalem, piene o vuote che siano. Un incontro a Le Macchiole che avrà lo scopo di “ricostruire” il dipinto originale per ammirarne la potenza e la meraviglia in esso racchiuse e celebrare, tutti insieme, Messorio e Bolgheri”. http://www.lemacchiole.it/it/messorio04bolgheri.html
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